Lo Sciopero della Fame ed il suo utilizzo da parte degli anarchici e degli altri rivoluzionari

Gli anarchici e la lotta contro la galera

MOTIVI DI UNA SERIA RIFLESSIONE

Gli anarchici, proprio in quanto tali, non possono che essere CONTRO LA GALERA, contro ogni tipo di prigione istituzionalizzata. Detto in altri termini, l’istituzionalizzazione di un luogo interno al sociale ma al contempo separato dallo stesso, è l’opposto dei fondamenti medesimi dell’anarchismo, essendo l’anarchismo la negazione di ogni autorità d’imperio dell’uomo sui suoi simili.

Tuttavia l’anarchismo non è affatto garanzia che in ogni luogo ed in ogni tempo non vi siano attriti fra individui o gruppi di individui, attriti di diversa natura e origine, che scatenano anche momenti di conflitto che sfociano pure in guerre di supremazia fra le fazioni, e che possono determinare fasi violente che varcano i limiti della sfera interna ai contendenti, spaziando nell’intero corpo sociale fino a coinvolgere questo in una instabilità tale da lacerarlo così tanto da decretarne la scomparsa per autodistruzione… CONTINUA PDF

Intervento sulla detenzione politica in Italia per il simposio antimperialista di Atene

Data l’importanza del documento redatto da alcuni degli avvocati difensori dei compagni e delle compagne ostaggio dello Stato italiano, all’incontro internazionale di Atene, dell’ottobre scorso, lo pubblichiamo integralmente

Perché la distruzione delle carceri?

Perché la galera è lo specchio malformato della società che la genera!

Pur non essendo affatto convinti che tutti gli umani e le umane siano “buone persone”, dal momento che la società in cui gli individui nascono pretende da essi il perfetto allineamento alle sue fondamenta qualunque esse siano, le persone fin dalla loro nascita vengono coartate, indirizzate, “educate” ad adeguarsi ai ruoli prestabiliti dal potere vigente, determinando così per tante di esse una esistenza di esclusi, di marginalizzati, di espulsi. E siccome la società capitalistico-statale è l’ordine della gerarchia, dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo e sulla natura nel suo complesso, è conseguente che tutto ciò che fuoriesce da tale ordine venga represso, isolato, impedito, rinchiuso in appositi istituti – le galere, appunto – ed additato quale untore responsabile dei mali che affliggono la società. In poche parole, l’effetto viene eretto a causa.

Il capovolgimento ideologico della realtà sociale è il paradigma del capitalismo e dello Stato, verità che si palesa ancor più dopo il crollo del regime dei Paesi del socialismo reale…. VEDI PDF

AGGIORNAMENTO 12 GENNAIO CAMPAGNA PRO C. LAVAZZA

La procuratrice Céline Bucau del tribunale di Mont de Marsan, dopo mesi di pretesti per non stabilire il cumulo di pena per Claudio, ieri – 11 gennaio – ha deliberato che tale cumulo debba ammontare a 30 anni, invece che a 25.
La Giustizia francese aggiunge così 5 anni (di 10 a cui Claudio è stato condannato in Francia) al cumulo che era stato stabilito per le condanne in Spagna.
Ora che il cumulo è stato definito, l’avvocato può presentare un ricorso presso la Corte d’appello di Pau perché il nostro compa venga scarcerato in regime di libertà condizionale visto che, considerando i mesi di sconto pena (… e in 25 anni di reclusione sono tanti…), Claudio potrebbe già usufruirne.
Entro 15 giorni dovrebbe arrivare risposta a tale ricorso.

Per scrivere a Claudio, aggiorniamo il numero della cella in cui è rinchiuso che non era preciso in precedenti info (la posta gli sta comunque arrivando perché il dato fondamentale a tal fine è il numero di ecrou):

Claudio Lavazza
n. ecrou 11818, CD 1 cellule 51
CP de Mont-de-Marsan
Chemin de Pémégnan
BP 90629
40000 Mont de Marsan (FRANCE)

L’indirizzo della Corte d’appello ora competente per il caso di Claudio è il seguente:

Tribunal judiciaire de Pau – Cour d’appel
Place de la Libération
64000 Pau (FRANCE)

Claudio libero, subito!