NON SOLO LETTURA – EDIZIONI RECENTI

Vernon Richards / Insegnamenti della rivoluzione spagnola (1936-1939) – Edizioni Biblioteca Anarchica Disordine, Lecce; 322 pagg.

Per richieste e informazioni: disordine@riseup.net – disordine.noblogs.org

Vi sono testi, anche vertenti sul movimento anarchico e libertario in generale, che mantengono sempre una certa attualità, perché lungi dall’essere semplicemente apologetici, pongono delle riserve, delle critiche pure radicali su aspetti non secondari dell’agire anarchico, e che rischiano di apparire in second’ordine rispetto a quelle che vengono invece valutate come esperienze principali, sostanziali degli avvenimenti che vedono, o hanno visto, l’attiva partecipazione degli anarchici nei tentativi di rivoluzionamento dell’esistente [… ] vai al PDF

Recensione «Agire! Pietro Cociancich..»

Agire! Pietro Cociancich e il “Gruppo di Marsiglia” (1932-1944). – Coedizione Indesiderabili / Biblioteca Anarchica Disordine ; Marsiglia [?] / Lecce, 349 p.

Per contatti e richieste: indesiderabiliedizioni@gmail.com ; disordine@riseup.net

Vi sono delle “carenze”, dei vuoti, delle assenze insomma, spesse volte, anche nelle ricostruzioni storiche che gli anarchici e le anarchiche effettuano sul proprio movimento. Infatti non sono poche le volte che nelle attenzioni riversate ad avvenimenti, momenti di lotta, situazioni che si ricostruiscono, si privilegiano precise personalità ed i loro ruoli nelle dinamiche esaminate, invece del concorso collettivo. Così che appaiono come in secondo piano e non raramente pure privi di nome e cognome compagni e compagne il cui apporto nell’ambito dei fenomeni studiati è invece niente affatto marginale. Libri come Agire! Pietro Cociancich e il “Gruppo di Marsiglia” (1932-1944) riparano tali assenze [VAI AL PDF]

Nuovo testo di C. Lavazza

Claudio Lavazza: Recopilaciòn de escritos y otros apuntes, Prometeo Ediciones (Colecciòn Extrarradio), Cornellà de Llobregat, 2022, 160 pagg.

In una veste grafica ineccepibile viene data alle stampe una significativa “antologia” di scritti del nostro compagno attualmente ostaggio delle autorità dello Stato francese, integrata da alcuni scritti di altri compagni che completano l’excursus di Claudio Lavazza, nella sua ininterrotta lotta contro il potere dello Stato-capitale … [VAI AL PDF]

Per contatti: « Prometeo_ediciones@riseup.net »

Settembre 2022

Kosta Cavalleri

OLTRE LA RECENSIONE

Antithesi / cognord – La realtà della negazione e la negazione della realtà

Traduzione italiana: Cattivi Pensieri -Torino, dicembre 2021, 54 pag.

Originale greco: Antithesi.gr 23 settembre 2021

Ricevo il PDF della traduzione italiana dello scritto, e su quella mi baso per alcune considerazioni. Il lettore, anche di queste righe, deve tener conto dell’avvertenza che introduce la lettura della versione italiana, in quanto non sono state tradotte alcune parti strettamente legate alla situazione greca. Detto questo veniamo al contenuto dello scritto in questione.

In corso di stampa

Claudio Lallai: Filosofia e deserto. Le dimensioni dell’Unico nella filosofia di Johann Caspar Schmidt. Introduzione di Massimo Passamani. – Editziones Arkiviu bibrioteka “T. Serra”, Guasila 2022. € 5,00.

Non manca di certo l’interesse per Max Stirner a ben oltre 150 anni dalla uscita del suo scritto maggiore, L’Unico e la sua proprietà. Così, come poco tempo addietro abbiamo segnalato un altro scritto interessante, propedeutico se si vuole alla lettura di Stirner, proponiamo un altro scritto che noi medesimi diamo alle stampe.

Si tratta stavolta di una tesi di laurea incentrata appunto sulle dimensioni dell’Unico, così come emerge dall’opera principale del filosofo tedesco. Dimensioni che per Claudio Lallai vengono ad esprimersi tutte nella metafora del deserto, che nella sua aridità si pone come momento “sterile” di fronte al sistema della produzione e riproduzione delle merci, incluso ovviamente il linguaggio, non essendo questo null’altro che l’accumulo di segni atti a contenere, esplicare, manipolare, sempre e comunque, gli individui alienati.

Si tratta, a ben vedere, di un succinto ripercorrere i momenti fondamentali dell’opera di Stirner. Uno strumento quindi che potrà essere utilissimo a quanti si approcciano al filosofo tedesco e ne intravvedono gli stimoli per maniere inedite di “unioni” di singoli che riemergono ogni attimo dal loro nulla creativo.

Preziosissima l’Introduzione di Massimo Passamani, che cogliendo appieno l’impossibilità del linguaggio di esprimere l’Unico nella sua totalità, che è “semplicemente” manifestazione della vita e non quanto su di essa si può dire, aggiorna la critica stirneriana ai «progetti totalitari del presente che mirano a farla finita con l’individualità».

«In ogni momento del suo processo egli non ha niente che lo accomuni agli altri e perciò neppure nulla che lo separi. In questo senso si acutizza la differenza e scompare il contrasto. Ma l’Unico non è solo differente dagli altri. Diviene un soggetto che perde, in tale processo, qualsiasi staticità e fissità, e allora, è lo stesso concetto di soggetto che viene annientato: diventa in-definibile, completamente altro rispetto a tutte le caratterizzazioni attribuitegli nel pensiero tradizionale, e non solo, ma altro anche e soprattutto nei confronti di tutte le specifiche manifestazioni della sua volontà in divenire. Viversi nella completa diversità, riconoscersi come un luogo sempre mutevole e in trasformazione, rende l’Unico un Deserto: come tale egli vive certamente una solitudine totale nella diversità rispetto agli altri. Ma egli è sempre diverso soprattutto rispetto a se stesso: in quanto processo non si perde nelle creature. Ogni Unico è inizio, mezzo e fine di sé. È un deserto accanto ad altri deserti». (C. Lallai, Filosofia e deserto, pp. 56-57. Corsivo nel testo)

«Se la rivolta stirneriana è un «grido gioioso» contro «la lunga notte del pensiero e della fede», ciò a cui apre non può essere detto con le parole della fede e del pensiero reificato. È proprio all’Ego, infatti, che la società del dominio dice con ingannevole magnanimità: «Esprimiti!». È alle immagini sociali del Sé che essa suggerisce senza sosta: «Valorizzatevi nel mercato delle prestazioni!». Il primo gesto della rivolta è allora portare il silenzio, liberando il corpo e sprigionando le «acque mentali» dai segni, dalle immagini e dal flusso ininterrotto di parole mozzicate con cui il dominio cerca di prosciugarle». (M. Passamani, Introduzione, p. 6)

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anarkiviu@autistici.org